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il tossico alluminio… l’adiuvante comune… “il prof. Giuseppe Genovesi aveva ragione”

Alluminio Tossicità Il professore Giuseppe Genovesi aveva ragione: Adiuvante – E’ una sostanza che viene somministrata insieme a un antigene, per ottenere una risposta immunitaria tale da aumentare le potenzialità nei confronti di quest’ultimo. Di fatti l’antigene è una sostanza estranea all’organismo, che provoca una risposta immunitaria, ad esempio anticorpi che reagiscono all’antigene stesso, usato in ambito immunologico appunto come adiuvante “l’idrossido di alluminio” unito al vaccino per stimolare la risposta degli anticorpi e delle cellule, per collaborare con le molecole dei vaccini, le quali da sole non possono azionarsi. Il problema di questo matrimonio è che l’adiuvante utilizzato produce danni alla salute pubblica, gravi.

Il legame tra Alzaimer e alluminio, ogni giorno ne abbiamo sempre più prove delle sue neuro tossicità collegato a diverse malattie neurologiche. L’alluminio è uno dei composti maggiormente presente nella crosta terrestre. Il nome alluminio deriva da allume (solfato alluminoso di potassio), alumen che in latino, significa sale amaro. Allo stesso modo è il metallo maggiormente utilizzato dall’uomo. L’allume precipita nell’acqua come idrossido e potrebbe far pensare la non tossicità. Le ricerche, evidenziano cinque forme principali di alluminio, assorbiti dal corpo umano, dai solfati, a complessi solubili a basso peso molecolare alle nano e micro-particelle trasportate attraverso le membrane cellulari. A questo proposito desidero qui raccontarvi dell’incidente avvenuto il 6 luglio del 1988 a Camelford, nel nord della Cornovaglia in Gran Bretagna. Per errore, accidentalmente la fornitura di acqua potabile, fu inquinata, versando venti tonnellate di solfato di alluminio in aggiunta nella rete idrica, causando 20.000 morti. Un cocktail di sostanze chimiche alluminio, piombo, rame nelle tubazioni che invasero le case.

L’acqua contaminata ha creato gravi effetti sulla salute a breve termine e a lungo termine, con implicazioni a partire dal 2012. L’incidente di Camelfor è il più grande incidente di avvelenamento di massa della Gran Bretagna. Di fatti le inchieste sulle persone che sono morte molti anni più tardi, hanno trovato alti livelli di alluminio nel cervello. Dame Barbara Clayton ha guidato una Royal Commission on Environmental Pollution d’inchiesta sull’incidente, ma le autorità dichiararono che l’acqua era sicura da bere e per coprire il gusto amaro bastava miscelarla con un succo. Tra le vittime, il medico legale che dichiarò che le acque di South West erano come un gioco d’azzardo, non essendo riusciti a informare in tempo la gente per evitare l’avvelenamento.

In seguito le indagini portarono alla valutazione di tossicità chimiche negli alimenti, nei prodotti di consumo e nell’ambiente, Michael Meacher, ex ministro dell’Ambiente, affermò che “diversi organismi associati avevano cercato di seppellire l’inchiesta fin dall’inizio.” Meacher disse a un giornale: “Questo è diventato un braccio di ferro tra la verità e un tentativo di mettere a tacere la verità.” Di fatti nel settembre 2013, il governo ha ammesso che ci fosse stato un “fallimento palese per dare tempestiva consulenza adeguata e informazioni ai consumatori interessati” e ha offerto le sue scuse senza riserve.

L’episodio da quel momento della neuro-tossicità dell’alluminio fu conosciuta in tutto il mondo e ancora oggi si registrano decessi.

Ma la storia sfortunata dell’alluminio non è finita qui. “La notte del 14 giugno 2017 si ebbe un improvviso e violento incendio in una torre degli appartamenti popolari (tower block) di 24 piani, contenente 120 appartamenti, circa 600 occupanti, situata in West London, vicino al quartiere “ricco” di Notting Hill.” L’incendio, al Grenfell Tower di Londra, sprigionò fumi tossici di alluminio nell’aria circostante, incrementando le ricerche per valutare neuropatologiche coincidenti con elevati livelli di alluminio nel cervello, precedentemente trovate nel 1988 agli abitanti di Camelford. Tali ricerche, coincidono con quelle di una donna ’50 con angiopatia amiloide cerebrale, dell’incendio del Grenfell Tower (Exley & Esiri, 2006, J Neurol Neurosurg Psychiat 77, 877-879).

Salute e Alluminio

Anche se l’Alluminio, in rari casi può causare vitamina D-resistente osteomalacia, ma, nei tempi moderni può accadere, le persone con insufficienza renale sono particolarmente esposte a disagi fisici, per ingestione di silicati idrati di alluminio a causa dell’eccessivo controllo di acidità gastrica, completandone il suo legame nell’intestino, con la partecipazione di altri metalli come ferro, zinco a noi utili, provocando anemia.

Purtroppo il cibo è la principale fonte di alluminio, attraverso l’assorbimento dell’acqua potabile. Tuttavia l’alluminio negli alimenti può essere assorbito dall’esposizione orale umana attraverso gli additivi alimentari, prodotti alimentari e confezionamento delle bevande, e utensili da cucina, acqua potabile e da farmaci contenenti alluminio, in particolar modo negli antiacidi / antiulcera e formulazioni tamponanti, aspirina, di fatti il consumo di antiacidi, antitraspiranti, vaccini e cosmetici forniscono le possibili vie di esposizione. L’assunzione continuata, senza accorgersene, conduce a significative concentrazioni di alluminio provocando seri effetti sulla salute, come:

– danneggiamento del sistema nervoso centrale
– demenza
– perdita della memoria
– indebolimento
– severo tremore

Le persone che lavorano nelle fabbriche, che utilizzano alluminio durante la lavorazione, possono riscontrare problemi ai polmoni, respirando polvere di alluminio causando danni ai polmoni come la fibrosi, di fatti l’inalazione di polveri di alluminio, ossido di alluminio, conduce a effetto chiamato la malattia del rasoio, a causa della presenza di Silicio e Ferro nell’aria inalata, instradando le persone alla malattia dell’Alzheimer. Altre problematiche sulla salute derivano da pazienti con malattie renali, durante le dialisi.

Ambiente e Alluminio

L’alluminio può accumularsi ovunque, causando gravi problemi di salute anche nel mondo vegetale e animale, formando un circolo vizioso sempre in espansione. In genere, l’alluminio consumato lascerà il corpo nelle feci e la parte che rimane entra nel flusso, sarà escreta con le urine.

La chiave della questione è perché l’alluminio come tanti altri metalli tossici non lascia il corpo umano depositandosi ovunque?

L’industria dell’alluminio genera milioni di tonnellate di questo tipo di rifiuti ogni anno. Alti livelli di alluminio li troviamo presso luoghi minerari, attraverso l’assorbimento delle piante, oppure impianti elettrici a carbone “inceneritori” e nonostante che la pioggia lava l’aria da particelle di alluminio, piccole particelle rimangono ancora nell’aria per molto tempo. La presenza di alluminio in acqua è dato dai processi industriali.

In acqua, l’alluminio agisce come agente tossico sulla respirazione degli animali, come il pesce portando perdita di plasma, un complesso processo organico, che facilita l’assorbimento interferendo con il metabolismo nei mammiferi e gli uccelli, pur se raramente.

Purtroppo l’alluminio Primeggia tra i fattori che riducono la crescita delle piante su terreni acidi disturbando la crescita delle radici e le loro funzioni. Il grano, ad esempio, ha sviluppato una tolleranza di alluminio, rilasciando composti organici che si legano ad alluminio, i nocivi cationi e che la guerra principale per l’ambiente è data dai i gas serra emessi attraverso le combustioni producendo per fluorocarburi dal processo di fusione, rilasciando biossido di zolfo, uno dei precursori principali delle piogge acide.

Questo racconto scientifico ci fa capire quanti risvolti ci sono in un singolo elemento e di questi ve ne sono molti, alcuni ancora più pericolosi. Ma in natura esiste sempre l’altra faccia della medaglia, di fatti una ricerca scientifica spagnola, sostiene che il fungo Geotrichum candidum consuma l’alluminio dei compact disc. Allo stesso modo il batterio Pseudomonas aeruginosa e il fungo Cladosporium resinae, comunemente vengono rilevati nei serbatoi aeromobili che usano kerosene, cosi come nelle culture di laboratorio. A sostegno alleghiamo della pericolosità conclamata, il parere n. 19 del 3 maggio 2017 del Ministero della Salute ove emerge l’accumulo e la tossicità di tale metallo, che con certezza accelera determinate patologie gravi.

A tutto vi è un rimedio, anche se non credete, il problema sta solo nel fatto che non lo vediamo, ma è sempre stato davanti a noi. Non ho potuto conoscere il professore Genovesi, ma sono arrivato in ritardo, poiché volevo comunicargli che quello che lui cercava io lo avevo non solo scoperto, ma anche realizzato in modo naturale e funzionante secondo i codici matematici della Botanica. Inizieremo da qui per proseguire alcuni punti più importanti avendo trovato il codice di accesso attraverso la Medicina Matematica Naturale, pertanto invito tutti coloro che desiderano contribuire, anche solo acculturandosi delle novità della serie “Le possibilità Impossibili”, collegandosi a questi link:  facebook  Gruppo NaturMat©

Luigi Barone

Ministero della Salute: Relazione Alluminio

Alluminio rischio per la salute Umana

Ricerche a cura di:   Luigi dr. Barone Ricercatore, Nutrizionista, Giornalista, Naturopata – Specializzato in:  Sistemi Numerici Predittivi TDC, Nutrizione umana, Erboristeria, Fitoterapici, Tossicità Alimentari, Eco Ambiente, Scienze Turistiche, Attività motorie, Psicologia sociale, Grafica, Musica, Elettronica, Informatica, Scienze della Comunicazione, Radioamatore.

 

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