Il ritorno al passato… “ Torna di moda il pugno chiuso “

In genere il saluto a pugno, con il braccio alzato sinistro o destro che sia, è considerato un’espressione di solidarietà, o di sfida.  Da notare che il pugno, come saluto, può essere interpretato in modo diverso a secondo dei gruppi o movimenti che lo usano. Tra i comunisti e i socialisti è chiamato saluto rosso. In principio il pugno è un simbolo di unità e di solidarietà, rappresentato dalle dita deboli che si uniscono per creare qualcosa di potente. Le dita sono state interpretate anche come rappresentazione delle divisioni nel movimento operaio che, una volta superate con lo studio e la lotta, creano tutte insieme uno strumento forte e potente come un pugno. Fino alla metà degli anni sessanta il pugno alzato veniva usato come saluto, ma con i funerali di Togliatti1964, il pugno assume due valenze: durante i funerali viene disteso per simboleggiare la sacralità del momento; Durante i cortei e le manifestazioni viene mosso cadenzandolo, come uno slogan, assumendo un carattere di compattamento dei manifestanti. Il pugno alzato venne usato anche dal movimento afroamericano del Potere Nero, pugno chiuso guantato di nero, dai movimenti per i diritti civili statunitensi, specie nell’area radicale, dai peronisti di sinistra argentini imitando alcuni gesti tipici di Evita Perón. La verità è che il pugno ha una storia lontana, esso è il saluto dei cavalieri medievali che si tolgono l’elmo, per farsi riconoscere. È sulle barricate della Comune di Parigi e poi divampa nella Spagna anti-franchista, disegnato su una cartolina di Miró, con la scritta Aidez. E’ in Italia, quale segno della Resistenza, anche se  il comando generale della «Garibaldi» decide di abolirlo; Al funerale di Pietro Ingrao è riapparso in piazza, con le bandiere rosse,  ciò che resta della sinistra al tempo di Renzi. Il pugno chiuso, a prescindere il significato soggettivo, che si desidera attribuire, è un segno di soddisfazione per essere riuscito ad arrivare al traguardo, un’azione naturale creata da chi è più in alto di tutti, un semplice sentimento umano. Il pugno chiuso come un requiem, come un addio, come una canzone degli anni ’70, come un disco in vinile. Tutto torna, corsi e ricorsi storici, ma non sarà mai la stessa cosa.

Luigi Barone

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