Sono passati 50 anni dalla storica missione Apollo 11.
In questi giorni tv, giornali e tavole rotonde in tutto il mondo, hanno ricordato con filmati d’epoca e dibattiti insieme ad astronauti e giornalisti che hanno vissuto quei fatidici momenti quell’impresa hai limiti dell’impossibile. Eppure la tenacia e l’impegno di centinaia di persone hanno coronato un sogno pieno di difficoltà e pericoli, sfidando le leggi della fisica. Portare l’uomo a 384.000 km dalla terra, farlo camminare sulla superficie del nostro satellite e riportarlo indietro, il tutto in 9 giorni. Armstrong, Aldrin, Collins tre uomini che hanno realizzato il sogno di Jules Verne. Una sfida promessa qualche anno prima dal Presidente Kennedy, raggiungere la Luna. “Un piccolo passo per l’uomo un grande passo per tutta l’umanità”. Queste parole vennero dette da Armstrong subito dopo aver poggiato il piede su un altro mondo. Oggi 2019, una nuova promessa ed una nuova sfida viene lanciata dal Presidente Trump: “Nel 2024 con la missione Artemis si tornerà sulla Luna, questa volta a toccare il suolo selenico sarà un uomo ed una donna come rappresentanti del genere umano”.
Preparatevi il prossimo futuro è già presente, dal nuovo sistema di lancio spaziale (SLS) alla capsula Orion che ospiterà ben 7 astronauti, dalla stazione spaziale “Gateway” in orbita cislunare ad Artemis.
“ Qui gli uomini del pianeta Terra per la prima volta posero il loro piede nel luglio dell’anno del Signore 1969. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità “.
In foto: Le firme dei tre astronauti, Armstrong, Collins, Aldrin e quella dell’allora Presidente americano Nixon.
Marco Palumbo