Tra le onde radio e i sogni di gioventù, se ne è andato troppo presto Raffaele Colasanto, pioniere delle radio locali e anima di “Radio Eboli 1”, una delle prime emittenti libere nate nel fervore degli anni ’70 e ’80. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato un vuoto profondo in chi, come me, ha condiviso con lui un pezzo irripetibile di vita, di amicizia e di passione.
Raffaele non era solo un tecnico o un appassionato di elettronica: era un aggregatore di anime, un costruttore di ponti invisibili tra le persone, attraverso le onde sonore. Con il suo sorriso mite e la sua gentilezza innata, ha saputo trasformare un baracchino da radioamatore in uno strumento di libertà, cultura e dialogo. Insieme a lui e a tanti altri amici, abbiamo scritto una pagina indelebile della storia di Eboli, quando le radio libere erano il battito giovane di un’Italia che cambiava.
La sua voce, il suo entusiasmo, la sua dedizione resteranno per sempre impressi nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Raffaele è stato un simbolo di umanità e impegno, un faro per la comunità ebolitana, e per noi, suoi compagni di viaggio, un fratello di onde e di sogni.
Oggi, mentre il silenzio prende il posto della sua voce, resta forte il suono della memoria. E in quel suono, c’è tutta la bellezza di una gioventù vissuta insieme, tra transistor e trasmettitori, tra risate e notti insonni, tra ideali e musica.
Grazie, Raffaele. Per tutto. Per sempre. Luigi Barone IU8 BFA
Radioamatore
