Liberiamoci dei Metalli PESANTI…. con una ciocca di capelli.

Il mineralogramma esiste dagli anni 90’, solo negli ultimi decenni sta interessando più persone. Esso è un test non invasivo, molto semplice, indolore e di grande efficacia per la valutazione dei più importanti minerali presenti nel nostro organismo, e non solo, sia in carenza che in eccesso. La sua importanza è data dal fatto di poter conoscere la presenza dei minerali tossici (minerali pesanti) promotori delle varie patologie, argomento che approfondiremo in un successivo appuntamento, poiché coinvolge anche il nostro sistema genetico, in particolar modo la mutazione MTHFR, trattata ampiamente del prof. Giuseppe Genovesi, purtroppo recentemente scomparso. L’esame è semplice, basta tagliare pochi centimetri di capelli, preferibilmente presi alla radice nella zona della nuca ed il campione è pronto per essere sottoposto all’esame dì spettrofotometria atomica. Molti di voi si domanderanno: “Perché analizzare i capelli, e non il sangue o le urine? “ L’esame del sangue ci offre solo un momento del nostro stato, uno scatto fotografico dell’equilibrio  dei minerali presenti, con la possibilità che gli esami fatti nel sangue, possono essere inficiati da vari  fattori, poiché il nostro organismo tenta velocemente di riparare i danni. Esaminando il capello invece, si è in grado di ottenere la storia della presenza dei minerali, quello che è stato ed è, questo ci permetterà di comprendere meglio e di vedere meglio le cose.  Praticamente il capello è come un termometro, che registra, mese dopo mese, crescendo di un 1 Cm per volta, li lavoro dei minerali, presenti nei liquidi circolanti. Studi recenti hanno dimostrato che la concentrazione dei minerali nei capelli riflette la moda, quindi il comportamento, dei tessuti, basata dire che la concentrazione è 100 volte in più di quella ematica o plasmatica. Le informazioni fornite, dal mineralogramma vengono quindi valutate da esperti che valutano lo stato di fatto, per approntare un percorso principalmente di eliminazione per quelli tossici. Oltre alla valutazione in valore assoluto dei singoli elementi, il mineralogramma fornisce anche la valutazione dei rapporti tra i vari minerali, aiutando a comprendere quelle “relazioni pericolose” nascoste che agiscono nel nostro organismo. I dati raccolti dal mineralogramma non hanno solo un fine diagnostico: molte malattie come l’artrite reumatoide ad esempio, sono caratterizzate da particolari squilibri minerali, si manifestano a livello del capello prima che la malattia appaia. Gli altri elementi nel mineralogramma standard sono i seguenti: Argento, Calcio, Cromo, Cobalto, Rame, Ferro, Magnesio, Manganese, Nickel; Oro, Fosforo, Selenio, Zinco, oltre ai minerali tossici: Alluminio, Arsenico, Cadmio, Piombo, Mercurio. Questo è solo una piccola sintesi di quello che è possibile ottenere e fare con il mineralogramma, un mezzo non invasivo che se giunge nelle mani di menti geniali può dare risultati della serie “Le possibilità Impossibili”.  Le persone interessate possono rivolgersi al n. 3341748062.

La Direzione

Luigi Barone

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