L’assemblea del Consiglio d’Europa approva a larghissima maggioranza, la non obbligatorietà del vaccino Covid ed il no ai patentini/passaporti vaccinali la risoluzione è stata approvata con 115 a favore, 2 contro, 13 astensioni.
Entrando nel merito con precisione alla risoluzione, qui riportata, emerge quanto segue:
- 3.1 garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desiderano farlo da soli;
- 3.2 garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o per non voler essere vaccinato;
continuando la lettura del documento pubblicato emerge:
- 3.4 distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione;
- 3.5 comunicare in modo trasparente i contenuti dei contratti con i produttori di vaccini e renderli pubblicamente disponibili per il controllo parlamentare e pubblico;
La risoluzione 2631 del 27 Gennaio 2021 ribadisce che le misure adottate non devono violare il diritto e la libertà di ogni singolo individuo alla propria autonomia fisica e al suo consenso informato, cosi come recita la Convenzione di Oviedo, la quale garantisce i diritti e la dignità senza ricevere discriminazioni, se non è vaccinato, ha seguito di possibili rischi per la salute o per non voler essere vaccinato.
Per quando riguarda invece l’argomento sui patentini o passaporti vaccinali l’emendamento recita:
- “Utilizzare certificati di vaccinazione solo per lo scopo designato di monitorare l’efficacia del vaccino, i potenziali effetti collaterali e gli eventi avversi;”
Qui è chiaro che i documenti di vaccinazione non dovrebbero essere usati come “passaporto vaccinale” (ai confini, per i viaggi aerei o per l’accesso ai servizi). Tale atto sarebbe un utilizzazione non scientifica, a maggior ragione in assenza di dati sull’effettiva efficacia dei vaccini nel tentativo di riduzione la diffusione del virus, in base alla durata dell’immunità prodotta, visti agli eventi di “fallimenti” nel creare immunità a causa alle nuove varianti, alla carica virale, ed al ritardo delle secondi dosi. Tali azioni e usi porrebbero anche creare problemi di privacy, che uniti alla limitata disponibilità di scorte, potrebbe creare un effetto boomerang, aumentando l’esclusione e la discriminazione.
A rafforzare i principi democratici e di equità, il presidente della Corte europea per i diritti dell’uomo Robert Spano durante la conferenza stampa annuale della Corte a Strasburgo, ha dichiarato, facendo osservare che la democrazia, l’indipendenza della magistratura e lo Stato di diritto sono sempre più frequentemente elementi messi in discussione sia a livello europeo che mondiale e che l’attuale pandemia ha già sollevato una serie d’importanti questioni in materia di tutela dei diritti umani.
Questo è quanto emerge dall’assemblea parlamentare Europea votata a larghissima maggioranza.
Luigi Barone
Link del documento della Commissione Europea: