Quando la massa sociale è sotto pressione, le persone si piegano al potere del gruppo. Influenzando i singoli, ai quali viene alterata la percezione, le opinioni, gli atteggiamenti e comportamenti, tutti vengono portati al conformismo.
Questa leva psicologica, si legge tra le trame di un “COVID-19 ed i suoi piloti”, attraverso l’attivazione all’obbedienza, con la prescrizione di una norma esplicita.
L’obbedienza è un principio che l’uomo apprende sin dall’infanzia, un sistema di premi e castighi, “ colui che ubbidisce non si sente responsabile dell’azione che svolge, mentre, colui che impartisce ordini e al quale si ubbidisce è considerato meritevole di fiducia e competente.”, qualunque siano gli ordini.
Le paternali ricevute, le restrizioni imposte, in modo lento e variegato, ci riportano agli esperimenti e gli studi svolti da Milgram ed Asch a partire dal 1951/1974
– Stanley Milgram nacque a New York nel 1933, da una famiglia di origine ebraica ed europea. Conseguì il dottorato in psicologia sociale ad Harvard. Fu ricercatore e professore; il suo esperimento sull’obbedienza, nato per rispondere a interrogativi sollecitati anche dalla tragedia della Shoah e dal processo Eichmann, divenne molto noto e fu al centro del suo testo Obbedienza all’autorità (1974).
– Solomon Asch nacque a Varsavia nel 1907. Trasferitosi negli Stati Uniti, conseguì il dottorato in psicologia alla Columbia University nel 1932. La sua carriera accademica lo portò a insegnare presso varie università statunitensi e a dirigere la sezione di psicologia sociale presso l’American Psychological Association. Morì in Pennsylvania, a Haverford nel 1996. Il suo testo più noto è Psicologia sociale (1952).
In un articolo pubblicato intorno all’anno 1999, si metteva in evidenza che la mente inganna, attraverso dei test logici, dimostrandone l’inganno, eventi ripetibili e verificabili, mediante i quali, si arriva alla dimostrazione della prova scientifica, per ottenere delle risposte certe, matematicamente inattaccabili, poiché gli inganni, nei tempi moderni avvengono con una invisibile continuità.
Purtroppo è la pura e santa verità. Molte cose ci passano davanti ai nostri occhi senza che ce ne rendiamo conto, convinti di essere nel giusto senza minimamente accorgersi che si sta creando sofferenza ad altri. L’esperimento svolto da Solomon Asch ne è prova, la testimonianza.
Tutto questo ci porta ad una nuova ipotesi, ovvero ad una seconda teoria apocalittica, la profezia dei Maya (la fine del mondo), vista che quella del 21 Dicembre 2012 si è rivelata inesatta, fortunatamente è necessario far notare che a molti è sfuggito il fatto della permutabilità delle cifre, nel linguaggio dei numeri. DI fatti per quando riguarda il mese la permutabilità non può esserci, poiché l’inverso di 12 è 21, non esiste il mese che corrisponde a 21, quindi il mese è certo DICEMBRE. Il giorno può essere variabile quindi possiamo avere sia 12 che 21, ma questo non cambia molte le cose. Considerato che l’anno 2012 è già trascorso, la successiva permutazione, prossima è il 2021, che uniti al giorno e al mese, ci conduce all’apocalisse databile tra il 12/12/2021 ed il 21/12/2021. Con i numeri non mi sono mai sbagliato, applicando la teoria dei codici, per il resto è la natura che decine e non l’uomo, ovvero la legge Divina che farà giustizia.
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